Al fine di contrastare la diffusione epidemiologica del Covid-19, le Autorità governative hanno previsto l’adozione di alcune misure dirette a fornire un sostegno economico alle imprese direttamente chiamate a garantire la sicurezza di clienti e lavoratori, tramite l’attuazione di programmi di sanificazione degli ambienti lavorativi. In questa breve guida cercheremo di capire come funziona il credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti anti Covid19, alla luce dei più recenti aggiornamenti normativi.
Credito di imposta sanificazione ambienti di lavoro: il quadro normativo
L’art. 64 del c.d. “Decreto Cura Italia“, varato dal Governo in data 17 marzo 2020, riconosce espressamente “un credito d’imposta, nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro sostenute e documentate fino ad un massimo di 20.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite complessivo massimo di 50 milioni di euro per l’anno 2020“.